Il Passaporto Europeo per cani, gatti e furetti è un vero e proprio documento di
identità e viene rilasciato dall'Autorità Sanitaria del paese di origine. E' stato
istituito principalmente per proteggere la popolazione dalla rabbia, una malattia
ancora presente nel mondo ed estremamente pericolosa per l'uomo.
Il rilascio del passaporto è subordinato a due importanti passaggi: la presenza del
microchip e l'iscrizione del cane o gatto all'Anagrafe Regionale di residenza.
Una volta microchippato il cane ed iscritto all'Anagrafe, ci si può recare presso
l'ASL di competenza per il rilascio del passaporto, che avverrà sul momento, dopo
che il Veterinario Ufficiale avrà verificato la presenza del microchip (è quindi
necessaria la presenza del cane/gatto/furetto). Potrà in seguito essere eseguita la
vaccinazione per la rabbia presso il veterinario curante, che compilerà la sezione
apposita del passaporto secondo le procedure di legge. Questa procedure
prevedono che venga applicato nella sezione "vaccine against rabies" il
tagliandino in originale del farmaco indicandone la data di esecuzione, la data di
inizio copertura (21 gg dopo l'iniezione) e la data di scadenza. E' bene ricordare
che:
non si può uscire dall'Italia prima dell'inizio della data di copertura
il passaporto perde validità nel momento in cui la vaccinazione
antirabbica risulti scaduta.
In entrambi i casi sopracitati verrà rifiutato l'imbarco (se in aeroporto o
su nave) o il passaggio (durante controlli di Polizia in dogana).
Il passaporto permette la libera circolazione di cani, gatti e furetti
nell'ambito della Comunità Europea, al seguito dei legittimi proprietari.
Nel caso il pet passport sia intestato ad altra persona (moglie, marito,
figlio, ecc.) sarà necessaria una delega accompagnatoria del
proprietario nei confronti dell'affidatario.
Nel caso si desideri recarsi in paesi EXTRA UE, le cose si complicano un po’.
Sarà necessario un test del sangue che attesti una valida risposta dell'organismo
alla vaccinazione attraverso la titolazione degli anticorpi neutralizzanti il virus. Il
prelievo deve essere eseguito dal veterinario curante, il quale spedirà il campione
(dopo essersi accertato della corrispondenza del microchip) presso uno dei
laboratori abilitati dal Ministero della Salute. Se il risultato del test sarà RABIES
ANTIBODY TITRATION "greater or equal to 0.5 IU/ml" significherà che il cane ha
sviluppato, a seguito del vaccino, una idonea immunizzazione e potrà quindi
recarsi in paesi dove la rabbia è endemica senza che si corra il rischio, al suo
ritorno, di portare la malattia in Europa.
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